L’EFFETTO FARFALLA
L'effetto farfalla, metafora utilizzata nella fisica teorica che supporta la teoria del caos, ha avuto un impatto significativo su molte discipline, inclusa la psicologia. Il concetto è semplice e lo riassumiamo con una frase: “lo sbattere delle ali di una farfalla può provocare un uragano in un’altra parte del mondo”. Tradotto, significa che piccole azioni sono capaci di generare grandi cambiamenti, positivi e no: tutti noi, in qualche modo, sbattiamo costantemente le nostre ali invisibili provocando l’effetto farfalla. Fermandoci un attimo a pensare, un piccolo atto di gentilezza può fare una grande differenza, una parola detta al momento giusto a un collega, un amico o uno sconosciuto può provocare un cambiamento di prospettiva che fluisce verso il progresso o l’avanzamento positivo. E’ come se ci fossero aspetti del nostro comportamento che, pur essendo lasciati al caso, sono in grado di segnare un prima e un dopo, di cambiare tutto e di avere un certo impatto su chi e cosa ci circonda, anche se non sempre ne siamo pienamente consapevoli. Come accennato precedentemente, l’effetto farfalla è in realtà una metafora usata per spiegare la teoria del caos, di Lorenz, secondo la quale nell’universo esistono sistemi altamente suscettibili alla presenza di variazioni, che possono generare risultati molto diversi (anche se limitati) in modo caotico e imprevedibile. Il modello ipotizza che confrontando due mondi identici ma che differiscono solo per una variabile quasi insignificante, nel tempo questa piccola differenza potrebbe far sì che entrambi i mondi diventino sempre più diversi, fino a quando sarà praticamente impossibile riconoscere gli elementi comuni presenti inizialmente. Piccole variabili possono dunque modificare, in larga misura, i risultati.
In psicologia l’effetto farfalla è ben noto e presente in molte teorie e approcci che illustrano come i grandi cambiamenti, a volte, abbiano inizio con piccole azioni casuali. Un caso abbastanza illustrativo di questo scenario si verifica all’interno della psicopatologia; un esempio classico può essere quello di una persona depressa che all’inizio della terapia non nota alcun miglioramento, ma quando ricomincia a prestare attenzione ad alcuni aspetti della routine quotidiana, quali l’igiene personale, noterà come la ritualità dei piccoli gesti sia fondamentale nel superamento della depressione. Il passaggio successivo sarà quello di provare gradualmente altre azioni, come uscire di casa dopo un periodo di autoisolamento, riprendere il lavoro e tornare attivi. Questo principio risulta indispensabile non solo per comprendere i cambiamenti, ma è anche incredibilmente utile anche per sviluppare competenze essenziali quali l’adattamento all’incertezza e la flessibilità mentale. James Yorke, docente di matematica e professore all’Università del Maryland, ci illustra la correlazione tra il caos e l’effetto farfalla, le cui ripercussioni hanno permesso agli esseri umani di adattarsi ad ogni sfida nel corso dell’evoluzione, permettendoci di essere preparati agli eventi improvvisi e imprevisti. A volte queste alterazioni inaspettate del destino sono positive e ci favoriscono, altre volte ci costringono a ricorrere a preziose risorse personali quali resilienza, creatività, mentalità di crescita, approccio positivo, ecc.
Poichè sappiamo che ogni dinamica specifica può avere effetti positivi e negativi, allo stesso modo l’effetto farfalla ci ricorda che possiamo essere come quel sasso che, lanciato in uno stagno, inizia a generare onde e ancora onde sulla superficie dell’acqua; quello che facciamo, diciamo o esprimiamo ha un impatto diretto su chi ci circonda, di conseguenza anche su noi stessi. Innanzitutto ricordiamoci l’importanza di occuparci e prenderci cura di aspetti specifici del nostro comportamento, per generare influenze positive in un equilibrio armonioso da cui tutti traiamo beneficio, in particolare parlare in modo chiaro: per evitare malintesi, senza speculare su qualcosa o qualcuno; è sempre meglio chiedere e non trattenere nulla, in questo modo evitiamo di arrabbiarci o offenderci senza motivo. In secondo luogo, migliorare l’attenzione: per ottenere maggiore controllo sull’ambiente circostante e anzichè permettere al caso di generare queste alterazioni intorno a noi, possiamo portare consapevolmente e direttamente piccoli cambiamenti positivi lavorando proprio sulla nostra attenzione, sensibili a tutto ciò che accade intorno a noi. Essere gentili non costa nulla e ha numerosi benefici, così come godersi i piccoli piaceri: iniziare con semplici azioni capaci di favorire non solo benessere, ma anche un miglioramento della salute. Infine, fermarsi un attimo quando si è arrabbiati: un bel respiro profondo, focalizzando solo gli aspetti positivi della nostra vita così da abbassare i nostri livelli di ansia e uscire dalla spirale della rabbia.
Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo
–The Butterfly Effect–