LE “RAPE DRUGS”, LE DROGHE DELLO STUPRO
Vengono definite droghe da stupro - in inglese ‘rape drugs’ - tutte quelle sostanze utilizzate per intossicare e inabilitare potenziali vittime, rendendole estremamente vulnerabili alle aggressioni sessuali e quasi sempre incapaci di ricordare i dettagli e, spesso, l’aggressionestessa. La violenza sessuale, purtroppo ancora ai giorni nostri, è un fenomeno universale senza differenze di sesso, età, etnia o classe sociale, che provoca effetti devastanti sia a livello di salute fisica, sia a livello di salute mentale, a breve e lungo termine. I dati ISTAT del Governo Italiano indicano che il 5,4% della popolazione ha subito uno stupro o un tentato stupro, spesso in concomitanza con l’utilizzo proprio di droghe che causano nelle vittime perdita di coscienza e incapacità di difesa, rendendole vulnerabili alla violenza. E’ un fenomeno noto, sempre più diffuso, che prevede l’utilizzo di sostanze semplici da acquistare, utilizzare e somministrare; facilmente reperibili, incolori, inodori ed insapori, sono facilmente occultabili, ad esempio aggiunte al cibo o all’alcol. Questi ultimi diventano strumenti attraverso i quali i carnefici introducono sostanze sedative, ipnotiche o allucinogene, che possono alterare lo stato psichico con effetti dissociativi. Tra le più usate vi è il GHB (Acido Gamma-Idrossibutirrico), un farmaco utilizzato sia come droga di abuso che di stupro per i suoi effetti disinibitori, euforici, afrodisiaci ed euforizzanti. Sono necessarie piccole quantità di GHB e circa 10/15 minuti prima che provochi un rilassamento muscolare nella vittima, la quale si sente ‘ubriaca’ al punto da poter perdere conoscenza. Non solo, quando viene metabolizzata, l’acido provoca un’amnesia anterograda, ovvero la vittima non ha alcun ricordo di ciò che è accaduto in seguito all’ingestione della sostanza. Sono necessarie circa cinque ore per riacquistare una piena funzionalità che consenta pian piano di riprendere consapevolezza, ad esempio di aver subito una violenza, ma non di ricordarne i dettagli o l’autore del reato: è proprio quest’ultimo, dunque, il vantaggio principale di questi farmaci forniscono ai criminali.
Le conseguenze psicologiche di abusi a seguito dell’assunzione involontaria di tali sostanze sono peculiari e possono differire dalle reazioni relative ad altre tipologie di stupri: è stata infatti riscontrata una frustrazione associata all’incapacità di ricordare gli eventi riguardanti l’aggressione e il racconto delle vittime è quella di aver perso il controllo, perdendo la memoria dell’evento e delle sensazioni durante le ore di intossicazione. Queste possono auto incolparsi, mettendo in dubbio le proprie azioni e i propri atteggiamenti, condizione intensificata se la donna ha consumato alcol prima dell’assunzione involontaria della sostanza e del successivo stupro.
[ Ma perché è necessario ricorrere alle droghe dello stupro? ]
La risposta, ahimè, è semplice: queste vengono utilizzate per rendere più vulnerabili le potenziali vittime alle aggressioni sessuali, per inibirle e renderle incapaci di ricordare i dettagli e, in alcuni casi, la violenza stessa; prescindendo dal consenso della vittima, la si rende incosciente per abusarne a proprio piacimento, come se fosse un giocattolo sessuale inanimato. Se volessimo delineare un profilo psicologico dell’aggressore sessuale e i meccanismi psicologici sottostanti, individuiamo innanzitutto elementi quali il sadismo, la perversione, l’antisocialità e l’indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui, nonché la mancanza di empatia e il bisogno di controllo. Sono individui che non si pongono limiti e costringono l’altro in una situazione di completa inferiorità fisica e psichica mediante la somministrazione di droghe. Rendendo le vittime inermi, le privano totalmente di qualsiasi capacità di controllo, assoggettandole al loro completo potere: è come se l’eccitazione derivasse dall’abusare di un essere umano che non è più, o comunque non completamente, vivo.
(Stateofmind, 2021 - Costa, 2020, Violence against women and drug-facilitated sexual assault)