AUTISMO INFANTILE: TERMINE MOLTO CITATO, MA QUAL E’ IL SUO VERO SIGNIFICATO?

AUTISMO INFANTILE: TERMINE MOLTO CITATO, MA QUAL E’ IL SUO VERO SIGNIFICATO?

Molti termini sono entrati a far parte del nostro vocabolario, anzi, nel gergo comune, e li sentiamo a scuola o al parco, a volte però usati impropriamente, come ad esempio ‘autismo infantile’
Facciamo chiarezza.

AUTISMO INFANTILE: disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da un deficit della comunicazione verbale e non verbale, con una conseguente riduzione di varietà di interessi e una ripetitività dei comportamenti.

Nel seguente articolo, estrapolato da: “Manuale medico per l’autismo , redatto da Help Autism Now Society”, ho voluto riportare le tre principali categorie di sintomi individuate in molti bambini ai quali è stato diagnosticato un disturbo dello spettro dell’autismo (ASD, Autistic Spectrum Disorder).
L’intento non è ovviamente quello di creare allarmismo nei genitori, questo non è manuale diagnostico e i segnali qui descritti sono da leggersi in una visione globale d’insieme e non singolarmente, in quanto estrapolati uno ad uno non hanno alcun valore; lo scopo vuol dunque essere quello di fornire indicazioni precise ma allo stesso tempo semplici e facilmente identificabili da un pubblico non appartenente all’ambiente medico. 
L’impressione è che in questi ultimi anni, la parola autismo, nell’immaginario comune, venga automaticamente  associata a tutto ciò che non sappiamo definire nello specifico, qualcosa che si discosta da quanto crediamo sia la normalità, ma senza saperne il significato; fino a vent’anni fa erano in pochi a conoscere tale disturbo, adesso abbiamo imparato ad approcciarci a situazioni e bambini autistici anche grazie al contributo della letteratura, dell’inclusione sociale e del mondo del cinema, ma ancora facciamo confusione.
Ecco dunque alcune indicazioni chiare, in primis i 3 campanelli d’allarme a cui prestare attenzione.

Chiediamoci innanzitutto: a 18 mesi il nostro bambino è in grado di ...

- Guardarmi e indicare quando  desidera mostrarmi qualcosa?
- Mi guarda quando gli indico qualcosa?
- Usa l’immaginazione mentre gioca facendo finta di.. ?

Se la risposta è no, il tuo bambino potrebbe presentare alcune difficoltà, ma vediamole nel dettaglio.


1. SINTOMI COMPORTAMENTALI 


a) Area socio‐relazionale


* Difficoltà nella socializzazione: i bambini...

- Possono non alzare le braccia verso la persona che si avvicina alla culla 
- Possono rimanere seduti nella culla, piangendo, anziché chiamare la mamma
- Possono fortemente respingere abbracci e baci o rifiutare di farsi prendere in braccio dai genitori
- Possono mostrare assenza di interesse verso gli altri bambini mentre giocano
- Possono mostrare assenza di interesse in giochi interattivi 
- Possono non prestare attenzione quando i genitori vanno o ritornano dal lavoro
- Possono diventare aggressivi nei confronti di fratelli/sorelle

* Difficoltà nella comunicazione	

I bambini con autismo spesso non sono consapevoli del loro ambiente circostante e possono presentare difficoltà con il contatto oculare, apparendo così disinteressati alle forme di comunicazione. L’adulto diventa uno strumento per ottenere ciò che vogliono: se hanno bisogno di qualcosa, pongono la sua sull’oggetto desiderato, indicando ed evitando il contatto oculare.

* Comportamenti bizzarri/ripetitivi

- Dondolare e/o girare su se stessi
- Muovere ripetutamente le mani
- Fissare oggetti che girano
- Possono non mostrare interesse per una varietà di giocattoli e non usarli in modo appropriato, ma vengono     attratti da oggetti di uso comune o ne focalizzano l’attenzione su uno particolare, ad esempio le macchinine, che tendono a mettere in fila ripetutamente
- Procurarsi delle pressioni intense e forti o impatti sul proprio corpo
- Mangiare oggetti inusuali
- Agitare o schioccare le dita davanti agli occhi
- Spegnere e accendere ripetutamente la luce
- Imbrattarsi con le feci

* Area motoria
  
- Camminare sulla punta dei piedi
- Goffaggine o scarsa coordinazione
- Difficoltà nell’usare un triciclo o una bicicletta a pedali
- Difficoltà nella percezione della profondità
- Difficoltà nella motricità fine o ottime abilità motorie in alcune aree e piuttosto limitate in altre
- Eccessiva salivazione

* Disfunzioni sensoriali (iper o iposensibilità): i bambini...

- Possono far girare oggetti davanti al viso
- Possono non tollerare l’ascolto di certa musica
- Possono apparire sordi e non si spaventano con rumori forti
- Possono rompere o strappare i propri vestiti, etichette e cuciture
- Possono mostrare resistenza nel farsi cambiare o nell’indossare vestiti nuovi, durante l’estate possono insistere  nel voler indossare abiti invernali, ma non voler indossare cappotti e giacche  durante l’inverno
- Scarsa tolleranza a  farsi fare il bagnetto e possono manifestare conati di vomito all’odore di comuni  saponi
- Sovraccarico sensoriale: un bambino con autismo può avere difficoltà estreme nel tollerare musica,  rumori, situazioni e ambienti nuovi; maggiori sono le esposizioni ad una serie di esperienze sensoriali, più probabile sarà lo scaturire di una crisi comportamentale.
- Possono non essere gradite esperienze nuove come le candeline o i palloncini per il compleanno 
- Estrema difficoltà nell’accettare a farsi tagliare i capelli
- Incapacità di tollerare le cinture di sicurezza

* Autolesionismo

- Sbattere ripetutamente  la testa
- Mordersi senza  dolore apparente
- Lacerare e graffiare la  propria pelle
- Strapparsi i capelli

* Problemi di sicurezza

- Difficoltà nel riconoscere situazioni dove ci si potrebbe fare del male
- Totale assenza del  senso del pericolo
- Totale assenza di paura  dell’altitudine


2. DISTURBI GASTRO‐INTESTINALI


- Presenza di cibo non ancora  digerito all’interno delle feci
- Diarrea
- Costipazione
- Selettività nel cibo
- Presenza  di intolleranze alimentari


3. DISTURBI SPECIFICI


* Disturbi del sonno

I bambini con autismo possono non distinguere la differenza tra giorno e notte e avere difficoltà nell’addormentarsi o nel dormire, oppure andare avanti per giorni senza un bisogno apparente di dormire e dormire consecutivamente solo per brevi periodi di un’ora o due al massimo.

* Crisi epilettiche

Incremento del manifestarsi di crisi epilettiche con il passare degli anni.

* Alterazioni di risposta al  dolore

Le risposte al dolore sembrano assenti oppure molto intense.