PARLIAMO DI SENTIMENTI: L’INIZIO DI UNA RELAZIONE DI COPPIA
Un classico della vita di tutti i giorni, domanda esistenziale dagli albori della società, argomento fulcro sia di questioni filosofiche sia di pourparler, tema cardine di ogni società in ogni luogo e tempo, oggetto di studio da parte di psicologi, psichiatri, medici, economisti, avvocati.. Insomma, quale può essere un interesse comune della popolazione mondiale? Semplicemente l’amore, quel sentimento insomma attorno al quale ruota la nostra vita. Ma, a ben pensarci, perché ci attraggono così fortemente alcune persone e invece ne respingiamo altre? Come crescono, si sviluppano e si modificano le relazioni nel tempo? Quali sono i fattori che facilitano o danneggiano la qualità dei legami sentimentali? Per quanto la psicologia abbia approfondito il fenomeno, l’unico risultato emerso consiste nell’imprevedibilità delle relazioni, che non seguono uno schema logico e vedono entrare in gioco una molteplicità di elementi; allo stesso tempo, però, le dinamiche di coppia diventano proprio un ottimo spunto per osservare e analizzare i singoli individui rispetto alla costruzione di un legame sentimentale solido e duraturo.
Parlare di coppia e di famiglia - ai giorni nostri - non può prescindere dall’epoca in cui viviamo, in continuo mutamento e caratterizzata da una molteplicità di fattori che un tempo non esistevano. Cambiamento e trasformazione sono le parole chiave di questo millennio, tant’è che gli studi e le ricerche in tema di relazioni affettive si focalizzano proprio su cosa significa essere coppia in una società mutevole. Innanzitutto, si è radicalmente trasformato il contesto in cui avvengono i processi di corteggiamento tradizionalmente noti: ai consueti luoghi reali si affiancano - o sostituiscono - quelli virtuali (social network, siti per incontri online, chat ecc..) che consentono di filtrare le varie fasi dell’innamoramento, da un lato proteggendo l’anonimato, dall’altro nascondendo la vera identità di chi si cela al di là dello schermo. La fragilità e la frequenza con le quali le unioni di oggi sono protagoniste evolvono in separazioni e fallimenti ci interrogano sui punti di forza e sugli elementi maggiormente critici. Sembra che il legame di oggi si basi su aspettative molto elevate, innanzitutto il desiderio di una felicità duratura: in questo millennio la vita amorosa deve essere passionale, viva ed entusiasmante; la responsabilità, la noia e la routine - aspetti quotidiani e necessari in una relazione - sono vissute come insopportabili e prova della disfunzionalità della relazione e quindi, spesso, fonte di crisi e rottura.
Ma alla fine, cosa ci attrae di una persona, tanto da farci innamorare? La scelta del partner è un insieme di più fattori, tra cui la ricerca di soddisfacimento di bisogni personali e il mandato familiare, ovvero il ruolo più o meno implicito assegnato ai vari membri di ogni famiglia. Anche nella società attuale, in cui la pressione della famiglia sulle scelte individuali è decisamente allentata a favore dell’autodeterminazione, la scelta del partner rimane fortemente connessa ad aspetti più ampi, quali il significato che essere coppia ha nel proprio nucleo d’origine, le aspettative che i partner ripongono sul proprio progetto di vita e il grado di autonomia emotiva raggiunta rispetto ai contesti relazionali di appartenenza. Se è vero che ognuno di noi ha abbastanza chiaro in mente cosa ci attrae in termini di aspetto fisico e di tratti caratteriali, è altrettanto vero che la scelta del proprio compagno/a avviene in maniera prevalentemente inconsapevole; questa infatti è legata ad esperienze individuali e familiari, prima fra tutte la relazione con il genitore di sesso opposto, che ci porta a ricercare un uomo o una donna simili al proprio padre o alla propria madre (scelta complementare), oppure con caratteristiche differenti (scelta per contrasto). Cosa spinge dunque due persone a creare un legame così forte da portare all’impegno di un rapporto? Fase cruciale è senza dubbio quella dell’innamoramento, in particolare nel periodo iniziale, dove tendiamo a focalizzarci sui pregi dell’altro: ci concentriamo sulle similitudini reciproche interpretando le differenze come complementari e trascuriamo l’importanza di concederci il tempo necessario per riuscire a conoscerci, così da creare un legame nella consapevolezza di chi l’altro è veramente, e non in base a un’immagine idealizzata nella nostra mente.
Una fase successiva consiste nell’importanza della relazione in quanto tale, ovvero nel comprendere e approfondire quelle caratteristiche necessarie affinché una relazione possa mantenersi nel tempo. Nell’arco della vita, infatti, l’amore assume molte forme, che possono essere influenzate dai gusti personali e dalle proprie specificità, dall’interazione fra i partner e dagli stadi dello sviluppo, dalle differenze tra i generi e dai contesti sociali, economici e culturali. La componente presente con maggiore intensità nella fase iniziale del rapporto è la passione: in tale fase la relazione è caratterizzata da una partecipazione intensa, da una grande eccitazione e da un forte trasporto, l’intimità fisica scavalca quella emotiva. Quest’ultima è un elemento fondamentale che cresce insieme al rapporto, fondamentale per la riuscita dello stesso, poiché si basa su sentimenti di fiducia, tolleranza e accettazione reciproca, ci permette di riconoscere l’altro come punto di riferimento affettivo e di affidarci a lui sia nei momenti di benessere che in quelli di difficoltà. Per tenerla viva è indispensabile una comunicazione fluida e sincera, che permetta ai partner di affrontare e superare gli inevitabili problemi che potranno affacciarsi. Con il tempo, questo consentirà di prendersi cura giorno dopo giorno dell’altro, impegnandosi in progetti comuni; nel tempo, infatti, la passione tenderà inevitabilmente a diminuire, l’intimità a stabilizzarsi e la progettualità ad aumentare, sviluppando una relazione solida. Insomma, quello che in una relazione conta all’inizio cambia in misura considerevole con il passare del tempo - sia riguardo a ciò che per essa è importante, sia riguardo a quel che effettivamente la caratterizza - ma ciò non toglie che scrivere un buon inizio sia fondamentale per ogni nuovo rapporto.
(Salerno&Serni, psicologia contemporanea, 2018)