PER RITROVARE L’AMORE.. DOBBIAMO ROMPERE LA ROUTINE!

PER RITROVARE L’AMORE.. DOBBIAMO ROMPERE LA ROUTINE!

Oggi parleremo di.. Come possiamo ritrovare l’amore? Rompere la routine, è la risposta. Ma in che senso? Occorre fare una premessa. I cambiamenti socio-culturali di questo secolo, la disuguaglianza tra i generi e l’egoismo spesso mascherato da bisogno di affetto - rinforzato dall’utilizzo smisurato delle nuove tecnologie - portano la coppia a sviluppare nuove forme di routine. E’ come se avessimo dimenticato il vero significato dello star bene insieme, che non può essere rappresentato solamente dalla dimensione romantica della relazione, né tantomeno dall’accettazione passiva del ciclo evolutivo di coppia: i partner devono reinventarsi, così da permettere una nuova visione più articolata dei concetti di amore e intimità. Per quanto molti individui identifichino e riconoscano nella scelta del partner elementi di sicurezza quali la complicità, la fusionalità e gli interessi comuni, in realtà spesso le persone si uniscono in coppia in modo casuale, valorizzando e alimentando le proprie risorse, necessità e bisogni. Anche se scomodo e difficile da accettare, dobbiamo riconoscere - ed ammettere - quanto ognuno di noi abbia un estremo bisogno di credere in qualcosa, anche se non corrisponde esattamente a ciò che desideriamo.

In una prima fase di innamoramento, la coppia è assorbita in una dimensione ‘ingannevole’, poiché gli individui, al fine di conquistare l’altro diverso da sé, mettono in atto strategie più o meno consapevoli per apparire e comportarsi in modo del tutto affettato. Nella maggior parte dei casi, dunque, cerchiamo di apparire al meglio, evitando di esplicitare quegli aspetti caratteriali più complessi e che meno aderirebbero agli interessi del partner. Questa dimensione, per quanto possa sembrarci cinica, è fondamentale per garantire il possibile innamoramento, il quale solo in una fase successiva potrà sfociare in amore, un connubio di dinamiche funzionali e disfunzionali dove si alternano piacere e disagio. È solo in questa seconda fase, definita dell’amore, che i partner strutturano atteggiamenti e comportamenti di crescita e sviluppo della relazione sentimentale e affettiva, anche se spesso tendono ad allinearsi agli stereotipi sociali e culturali del contesto di riferimento. Il rischio, anche involontario, è quello di entrare senza accorgersene nella routine, che porterà nei membri della coppia una doppia risposta possibile. La prima è quella di rispettare lo stereotipo sociale e quindi sforzarsi di restare insieme per tutta la vita: viene fatta leva su alcuni punti cardine del modello di riferimento tradizionale - figli, affetti, impegni - e sulle trasgressioni spesso concesse e abilmente nascoste come il tradimento. La seconda modalità, invece, prevede la separazione, che implica la comprensione degli errori commessi e il riconoscimento di un disagio impossibile da risolvere e che ha allontanato inevitabilmente i partner. Essere in coppia, dunque, è una condizione complessa; la difficoltà più grande riguarda l’abbandono di modelli culturalmente pregnanti e stereotipi ancora oggi presenti, che allontanano i partner dal vero significato dello stare insieme. L’amore inteso come fonte di ogni processo di crescita e benessere è frainteso dagli stessi partner, i quali, anziché combattere la routine per fare rinascere e rigenerare la coppia, indirizzano la relazione verso una staticità ingombrante.

Diventa - o dovrebbe - diventare d’obbligo rompere la routine sentimentale, una sorta di accomodamento tra i partner, che si sviluppa a seguito dello stato di innamoramento, fase in cui vengono alimentati e amplificati interessi e curiosità; i partner cercano di assecondare i rispettivi bisogni, sacrificando le proprie esigenze, ma una volta raggiunto l’obiettivo di condivisione, spesso, scatta un processo di adattamento che facilmente porta ad uno stallo. La routine, dunque, rappresenta proprio questa immobilità in cui i partner non riescono a vedere oltre e rimangono ancorati ad una dinamica solo apparentemente funzionale del loro star bene insieme, incapaci di identificare lo stato di malessere o delusione che rischia di trasformare l’altro in un nemico. Rompere la routine può significare imparare a rispettare l’altro diverso da sé, evitando inutili accomodamenti, sperimentando i giusti compromessi e indirizzando i propri desideri sulla strada della novità e del cambiamento: in poche parole, reinventare l’amore, imparando a re-innamorarsi ancora e ancora della stessa persona.

Un suggerimento alle coppie che desiderano reinventarsi è quello di sperimentare la dimensione ludica e creativa della relazione: gli adulti hanno difficoltà a immaginare l’importanza del gioco per riprendersi quegli spazi necessari per rompere la monotonia e la routine. Condividere una relazione intima e affettiva comporta anche la responsabilità di riconoscere e superare i momenti di impasse: da qui il concetto di responsabilità, uno dei punti cardine all’interno di un rapporto. La vera rinascita della coppia consiste proprio nell’imparare ad ascoltare con attenzione i bisogni del partner, al fine di definire nuovi punti di arrivo e di  individuare l’esperienza del piacere in una prospettiva nuova, basata sulle richieste che spesso ci hanno intimorito o imbarazzato. Occorre dunque una nuova modalità di interazione nella sfera intima: la creatività parte dall’immaginario, dalla curiosità, dal bisogno di sorprendere e il gioco è la massima espressione del cambiamento.

(Quattrini, 2019, Psicologia Contemporanea)